Monografie
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Febbraio 2013a cura di: Serpelloni G, Dipartimento Politiche Antidroga, Presidenza del Consiglio dei MinistriQuesta pubblicazione, diretta agli operatori dei Dipartimenti delle Dipendenze, vuole fornire un contributo a focalizzare il problema, sulla base delle evidenze scientifiche, in quanto, per poter affrontare il problema del gioco d’azzardo patologico, è necessario un approfondimento tecnico scientifico con un approccio multidisciplinare che permetta di evidenziare sia gli aspetti neurobiologici, sia quelli psico-comportamentali, sociali e finanziari che stanno alla base di questo fenomeno, diventato oltre che un problema di salute pubblica, anche un problema sociale rilevante.
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Dicembre 2012a cura di: Serpelloni G, Dipartimento Politiche Antidroga, Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della RicercaProtocollo di Intesa MIUR-DPA per promuovere e realizzare attività finalizzate a prevenire il consumo, anche occasionale, di sostanze stupefacenti, l’abuso di alcool ed il gioco d’azzardo patologico tra gli studenti.
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Novembre 2012a cura di: Serpelloni G, Alessandrini F, Zoccatelli G, Rimondo CIl Dipartimento Politiche Antidroga, in collaborazione con il NIDA, l’United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC) ed il Dipartimento delle Dipendenze ULSS 20 di Verona, ha organizzato un convegno internazionale che ha l’obiettivo di offrire ai professionisti che operano nell’ambito delle dipendenze, sia dei servizi pubblici che del privato sociale, e ai ricercatori che lavorano nell’ambito universitario, informazioni scientifiche sul ruolo del neuroimaging delle dipendenze nella pratica diagnostica e clinica e quali possibili prospettive tali evidenze possano comportare per il trattamento delle dipendenze. La presente pubblicazione riporta gli atti del congresso e una serie di contributi scientifici di vari autori impegnati nel campo del neuroimaging delle dipendenze.
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Novembre 2012a cura di: Serpelloni G., Randazzo L., Marino V.In seguito alla V Conferenza di Trieste nella quale il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, aveva segnalato la necessità di poter orientare i Dipartimenti delle Dipendenze verso i consumatori di cocaina che fino a qualche anno fa non erano presenti all’interno dei servizi, sono state attivate numerose iniziative che necessariamente dovevano essere supportate da una serie di Linee di indirizzo tecnico-scientifiche che potessero meglio orientare gli operatori sia per gli aspetti diagnostici, sia per il trattamento e la riabilitazione delle persone dipendenti da cocaina. Per questo motivo è stato attivato uno specifico progetto, di cui questo manuale ne è uno dei frutti. Con la Regione Lombardia e, in particolare, con il Dipartimento delle Dipendenze dell’ASL di Varese al fine di dare concreta attuazione agli intenti sopra riportati. Queste Linee operative affrontano non solo i problemi clinici ma anche, proprio per la concretezza che vogliono avere, i problemi gestionali ed organizzativi al fine di poter realizzare interventi sostenibili ed efficaci.
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Ottobre 2012a cura di: Dipartimento Politiche AntidrogaCon la pubblicazione di questo numero monografico, dedicato al gioco d'azzardo patologico, l'Italian Journal on Addiction presenta una panoramica dell'organizzazione dei servizi e delle buone pratiche ad oggi acquisite in Italia per contrastare il fenomeno. In questo contesto, sono lieto che così tanti colleghi dai Dipartimenti delle dipendenze e dal privato sociale abbiano raccolto il mio invito di qualche mese fa ad inviare le loro esperienze di cura ed i programmi attivi sul territorio. Dai contributi presentati, si evince da un lato la forte attenzione e la sensibilità degli operatori verso il problema, con l'esempio di strutture che hanno operato con maggiore tempestività e continuità, dall'altra, una disomogeneità negli approcci al trattamento, dovuta forse, in alcuni casi, ad una scarsa conoscenza del fenomeno o ad una carente condivisione delle esperienze.
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Agosto 2012a cura di: Dipartimento Politiche AntidrogaIl Dipartimento per le Politiche Antidroga ha curato, come ogni anno, la Relazione sullo stato delle tossicodipendenze in Italia, che, ai sensi dell'art.131 del D.P.R n.309/1990, trasmetto al Parlamento in qualità di Ministro per la Cooperazione internazionale e l'Integrazione delegato, anche, all'esercizio delle funzioni relative alla promozione e all'indirizzo delle politiche per prevenire, monitorare, contrastare il diffondersi delle tossicodipendenze e alcoldipendenze correlate. La Relazione descrive l'attività, riconducibile per oltre dieci mesi alla responsabilità politica del precedente Governo, svolta dal Dipartimento nel corso dell'anno 2011. Il documento contiene una grande massa di dati - per i quali ringrazio quanti hanno contribuito a renderli disponibili - ulteriormente arricchita da rilevazioni che, per alcuni profili, si estendono fino alla data del 15 maggio 2012, nonché da studi condotti da altri enti e istituti scientifici.
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Luglio 2012a cura di: Dipartimento Politiche AntidrogaCon questa pubblicazione si è voluto mettere a fuoco una serie di informazioni scientifiche sugli effetti della cannabis e dei suoi derivati da poter offrire a tutti gli operatori del settore e a quelle persone che vogliono rendersi conto di quanto una sostanza di questo genere possa essere pericolosa per la salute. Nello svolgimento della pubblicazione si sono approfonditi aspetti legati alla disciplina delle neuroscienze ma anche alla psicologia del comportamento e della sociologia. Si è potuto così approfondire una serie di conoscenze strutturandole in una sequenza di articoli che rappresentano un’aggiornata e ricca bibliografia e sitografia per chi volesse ulteriormente approfondire la materia.
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Giugno 2012a cura di: Dipartimento Politiche AntidrogaVivere nella legalità e, ancora prima, nel principio dell’onestà e della coerenza dei propri comportamenti, lontano e contro tutte le organizzazioni mafiose. È un messaggio che le giovani generazioni dovrebbero sempre tenere ben presente, soprattutto nel momento in cui qualcuno di loro fosse tentato di acquistare sostanze stupefacenti. I giovani in particolare, ma anche i non più giovani, devono ricordare che anche un solo euro speso per acquistare droga finisce nelle mani delle mafie, finanziando quindi le loro violenze e le loro sopraffazioni, oltre che varie altre organizzazioni dedite al terrorismo e alla destabilizzazione degli stati democratici.
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Giugno 2012a cura di: Sistema Nazionale di Allerta Precoce - Dipartimento Politiche AntidrogaIn conformità a disposizioni Europee in materia, il Dipartimento Politiche Antidroga ha attivato anche nel nostro Paese, alla fine del 2008, il Sistema Nazionale di Allerta Precoce e Risposta Rapida per le Droghe – National Early Warning System (N.E.W.S.). Il Sistema, che ha sede presso l’Osservatorio Nazionale del Dipartimento Politiche Antidroga, nasce con l’obiettivo, da un lato, di individuare precocemente i fenomeni potenzialmente pericolosi per la salute pubblica correlati alla comparsa di nuove sostanze e di nuove modalità di consumo, dall’altro, di attivare segnalazioni di pre-allerta od allerta che tempestivamente coinvolgano le strutture deputate alla tutela della salute e responsabili della eventuale attivazione di misure in risposta alle emergenze. Oltre alla gestione delle segnalazioni in entrata (input) e delle comunicazioni in esterno (output), il Sistema ha realizzato, negli ultimi tre anni, una serie di attività che hanno contribuito significativamente a ridurre la circolazione di nuove sostanze psicoattive nel nostro Paese e, a contenere quindi, tra i consumatori episodi di intossicazione anche letale.
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Aprile 2012a cura di: Serpelloni G, Frighetto R, Dalla Chiara RQuesto manuale definisce gli indirizzi generali e un modello operativo per i processi di riabilitazione e reinserimento sociale e lavorativo delle persone tossicodipendenti ed è indirizzato a tutti gli operatori dei Dipartimenti delle Dipendenze, sia dei servizi pubblici sia del privato sociale. La pubblicazione nasce dall’esigenza di disporre di metodologie condivise e scientificamente orientate per supportare gli operatori nello sviluppare sempre nuovi modelli operativi con un approccio pragmatico e concreto sempre più orientato al recupero e alla guarigione della persona tossicodipendente mediante lo sviluppo ed il consolidamento delle life skills.
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Novembre 2011a cura di: Dipartimento Politiche AntidrogaQuesto documento mette a fuoco i principi base su cui si fonda la moderna strategia di lotta alla droga sia per quanto riguarda gli aspetti della domanda che dell’offerta, fornendo nel contempo definizioni e raccomandazioni coerenti con un approccio centrato sulla persona e rispettoso dei diritti umani (sia dei consumatori di sostanze che dei non consumatori in contatto con loro), compresi quelli di poter vivere una vita completamente libera dal condizionamento, dalla dipendenza e dagli effetti negativi per la propria e altrui salute, derivanti dall’uso delle sostanze stupefacenti. Inoltre il documento affronta ed approfondisce le ragioni del perché si ritiene una cattiva idea la legalizzazione delle sostanze stupefacenti come soluzione per combattere la loro diffusione e il consumo tra la popolazione, i profitti delle organizzazioni criminali e i problemi di illegalità correlati all’uso, alla produzione e allo spaccio.
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Novembre 2011a cura di: Dipartimento Politiche AntidrogaVengono qui analizzate le principali ragioni per cui si ritiene che la legalizzazione dell’uso di sostanze stupefacenti non sia una scelta condivisibile e praticabile nel nostro paese per diminuire i consumi di sostanze e ridurre le problematiche correlate al loro uso. La presentazione riassume le posizioni e le riflessioni critiche su questo argomento, provenienti da vari autori, gruppi di ricerca ed organizzazioni istituzionali attive nel campo della lotta alla droga. Viene di seguito riportata la posizione istituzionale del Dipartimento Politiche Antidroga e le ragioni che la sostengono. La convinzione che la legalizzazione finalizzata a contenere il fenomeno della diffusione delle droghe e delle attività criminali correlate sia una idea non condivisibile nasce da una serie di elementi e fatti che derivano sia dalle evidenze scientifiche che dalle valutazioni empiriche oltre che di strategia e di politica sanitaria e sociale. Il problema viene quindi affrontato da più punti di vista e approfondito anche e soprattutto alla luce delle dichiarazioni prima riportate sui principi base che ispirano la politica e la strategia italiana sulla lotta alla droga.
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Novembre 2011a cura di: A cura di: Serpelloni G, Gomma M, Rimondo C.Diagnosi e intervento precoce dell’uso di sostanze nei minori mediante counseling motivazionale, drug test e supporto educativo alla famiglia: metodi e razionale
Questo manuale si propone di fornire linee di indirizzo ed elementi metodologici agli operatori dei Dipartimenti delle Dipendenze relativamente alle strategie ed alle tecniche di identificazione precoce dei fattori comportamentali di rischio per lo sviluppo di addiction e dell’uso di sostanze stupefacenti negli adolescenti. Quest’azione è stata giudicata prioritaria sia dalle Nazioni Unite, sia dalle più importanti organizzazioni scientifiche del settore, oltre che dal Dipartimento Politiche Antidroga in quanto sempre di più si riconosce il fatto che è necessario intervenire quanto più precocemente possibile sul consumo, anche occasionale, di sostanze stupefacenti e non solo sulla dipendenza. E’ infatti riconosciuta l’efficacia di un intervento di questo tipo nell’interrompere il percorso evolutivo delle persone vulnerabili verso forme di addiction da sostanze quali eroina, cocaina o amfetamine. -
Novembre 2011a cura di: A cura di: Serpelloni G., Mollica R., De Luca C., Condemi M.principali problemi che si sono voluti affrontare con questa pubblicazione sono quelli della grande disomogeneità che attualmente esiste nella formulazione della diagnosi di “tossicodipendenza”, delle farraginose procedure utilizzate per poter celermente inserire le persone nelle misure alternative, dello scarso coordinamento con la magistratura di sorveglianza ed in ultima analisi della bassa percentuale di persone aventi diritto che fruiscono ad oggi dei benefici previsti dall’art. 94. Ci auguriamo pertanto che queste linee di indirizzo possano contribuire a far aumentare il flusso delle persone tossicodipendenti e alcoldipendenti dal carcere verso percorsi di cura e riabilitazione, attraverso la partecipazione attiva di tutti gli attori coinvolti: i Sert, le Comunità terapeutiche, la Magistratura di sorveglianza, gli Uffici per l’esecuzione penale esterna, le Regioni e le Province Autonome che devono assumere come priorità l’uscita delle persone tossicodipendenti dal carcere.
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Novembre 2011a cura di: A cura di: Serpelloni G, Mollica R, Rimondo C.L’opportunità di omogeneizzare queste strutture su tutto il territorio nazionale è indiscutibile e l’utilità, anche in termini economici e non solo clinici, di poter avere un’organizzazione efficiente e ben strutturata, in grado di coordinare gli interventi territoriali e coordinarsi al proprio interno in maniera razionale e condivisa, assicura anche una maggior efficacia in tutti i campi. Il Dipartimento Politiche Antidroga ha quindi messo a punto queste linee di indirizzo metodologiche che, nella piena autonomia programmatoria ed organizzativa delle Regioni e Province Autonome, vuole essere un punto di riferimento tecnico scientifico a cui ispirarsi per arrivare anche nel nostro paese ad avere un miglioramento del sistema preventivo, assistenziale e riabilitativo nel campo delle varie dipendenze (sostanze stupefacenti, alcol, tabacco, farmaci non prescritti, gambling patologico, ecc.).
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